In Italia giacimenti di petrolio

Di fronte alle violente reazioni sul feroce attacco militar fiscale a Cortina, crescono anche le critiche, dalle stesse fonti, al Presidente del Consiglio che, contrariamente ad un recente passato, si congratula con la Guardia di Finanza. Naturalmente, pur esprimendo malcelate speranze, si dice che… vedremo, sta battendo vie sbagliate, lo spareggio, lo spread, lo spread…
l’amico Sandro Lanteri, oltre alle osservazioni inviate al mio blog, mi fa riflettere sulla serena sicurezza del nostro Presidente del Consiglio. Da cosa deriva?
Abbiamo concluso che Monti, da buon economista e anche uomo di mondo, è consapevole che l’Italia dispone di una riserva di petrolio che tutti chiamiamo notoriamente “oro nero”. Dunque l’Italia ha e non tanto in profondità, dell’oro nero?
Si, è il grande giacimento di “nero”, investito e liquido, che si può estrarre e far venire alla luce, se c’è una buona politica. Il “nero” in Italia, lo sappiamo bene, è veramente tanto, capace di ridurre il debito in modo assai consistente. Basta stanarlo e tassarlo. E se qualche evasore se ne va all’estero, come dicono gli albergatori di Courmayeur, in fondo se ne va un nullatenente, in Ferrari, ma fiscalmente nullatenente.
 Per trovare questo oro nero non dobbiamo scomodare l’Eni e l’Agip, che lo ricercano altrove, ma un buon governo che, con la giusta osservazione che le imposte sono alte e in futuro dovranno essere abbassate pur senza false mirabolanti promesse già sperimentate, non giustifichi anche moralmente chi non le paga.

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