Il terremoto è di tutti

La nostra famiglia è stata sconvolta da una disgrazia inevitabile. Non è la prima volta che ciò avviene ma sappiamo però che le difficoltà, se non sono tali da distruggere tutto, rafforzano la solidarietà, il senso della comunità stessa, fanno sì che ci si senta parte di un unico corpo.
Il terremoto in Emilia, come tutti i precedenti in altre parti d’Italia, ci ha ferito profondamente, ma sta già ora dimostrando la capacità del nostro popolo di reagire: la parte pubblica con l’efficiente azione delle sue strutture, quella privata con il dignitoso e attivo comportamento dei cittadini colpiti dalla tragedia. Nella specificità di ogni area, di ogni dialetto, l’ogni abitudine, di ogni storia, di fronte al pericolo e al dolore, emergono l’anima comune e la volontà di resistere che è di tutti, colpiti o no dal terribile evento.
Le chiese, le torri, i palazzi, abbattuti o rovinati dal sisma sono di ognuno di noi, fanno parte della nostra comune cultura, come le aziende crollate fanno parte della comune economia e gli interventi generosi, anche nel pericolo, appartengono alla nostra comune solidarietà.
Questi eventi ci ricordano che lo Stato non è confinato negli spesso boriosi palazzi romani, ma è nelle nostre case, nelle nostre convinzioni, nei nostri comportamenti. Come il passato è di tutti e ognuno di noi, così lo è anche il futuro. A esso dobbiamo pensare, consapevoli della nostra debolezza di fronte all’immane forza della natura, ma anche della nostra capacità di reazione, di cautela, di prevenzione, se non dagli eventi almeno delle loro conseguenze. Possiamo tutelarci, in tutto il Paese e non solo in alcune sue parti, con il rispetto delle regole e con norme generali, valide per tutti, anche dove sembrano inutili. Con la legalità che a tutti impone comportamenti virtuosi, in un Paese da tutelare da ogni tipo di terremoto, da quello che viene dalle profondità della terra a quelli provocati dagli uomini stessi, con i loro egoismi, le loro cattive inclinazioni.
La prima lezione che arriva chiaramente da questo ennesimo drammatico evento riguarda la nostra debolezza, l’impotenza, la vanità del nostro essere. La seconda è che l’unico rimedio è la solidarietà, l’unità, la consapevolezza della comune responsabilità, la forza della comune volontà di affrontare, tutti uniti, gli eventi. Di qualunque natura essi siano.
Abituarci a combattere le forze a noi esterne con la forza che è dentro di noi. Ed è molta.

2 Responses to "Il terremoto è di tutti"

  • Claudio Maffei says:
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