Casini, il Vate della politica – di Gianni Porzi

Penso che non tutti gli italiani si siano resi conto appieno di quanto fortunato sia il nostro Paese ad avere un politico di grande spessore, con idee sempre innovative ed originali, disinteressato, politico di lungo corso che non ha mai smarrito la “diritta via”. A chi mi riferisco? Chiaramente all’On. Casini che è l’immagine vivente della coerenza sia in politica che nel privato, tant’è che da convinto cattolico quale si è sempre dichiarato, ha divorziato e si è risposato, sì, ma imparentandosi con i Caltagirone. Per nostra fortuna, tutti i giorni nei principali TG ci illumina con la sua saggia riflessione (sempre la stessa), con il suo classico “pensierino della sera” che a volte è una sorta di piccolo sermone autoreferenziale e auto celebrativo, non perché sia persona che ami atteggiarsi da Vate, ma perché costretto dalla situazione del Paese. E nei vari talk show o nelle interviste gli fa eco il suo fedele scudiero On. Galletti. Che ne sarebbe dell’Italia se non ci fosse l’On. Casini? Sarebbe una vera iattura non avere il Vate (come pure l’altro Vate Scalfari) che con la sua grande saggezza cerca di illuminarci, di indicarci la via giusta da seguire, ma sfortuna vuole che gli altri non sono all’altezza di cogliere il suo fine pensiero anche se lo ripete quotidianamente perché gli italiani sono un po’ duri a capire. I suoi capelli da grigi sono diventati bianchi, ma la sua convinzione di essere il fine statista incompreso dalla massa è rimasta inalterata. E si sforza a fare da “stella polare”, a prenderci per mano per portarci ………, ma dove? Dove fa comodo a lui, ma sempre per il nostro bene, ovviamente.
Da tempo il suo obiettivo è di fare l’ago della bilancia perché a lui non piace fare la prima donna, è tutto d’un pezzo, non è una banderuola che si butta da una parte e dall’altra con facilità, è un politico coerente che si allea solo con …….., con chi può vincere. Anche perché lui punta da tempo a diventare Presidente della Repubblica e sta facendo di tutto e di più per realizzare questo suo grande sogno. Se riesce a modificare la legge elettorale nel senso da lui voluto, non è da escludere che il colpaccio gli riesca. Prima, il suo ostacolo maggiore era Berlusconi, ma ora, eliminato il Cavaliere (con l’aiuto di Bersani e Napolitano), l’unico che potrebbe sbarrargli la strada è Prodi. Aiuto, aiuto! sarebbe una lotta all’interno delle mura bolognesi, ma non è possibile trovare un altro? Noi italiani abbiamo già dato, abbiamo avuto Scalfaro e poi anche Napolitano, non basta?  

Gianni Porzi

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