Gen
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Ampezzani tartassati
Il Cortina day, ha creato un grande scandalo, e non deve stupire, perché nel nostro bel Paese sembra scandaloso pagare le imposte, soprattutto per chi non è abituato a farlo.
Certo se Cicchitto, che tanto protesta a nome del PDL, difende i voti degli evasori vuol dire che sa che sono tanti, da poterlo eleggere. E la solita Santanchè, labbra di velluto, fa la leader degli indignati per il grave sgarbo fatto agli evasori, cortinesi o no, totali o parziali, suoi amici, soci o simpatizzanti.
La vera sorpresa di questa vicenda è la sorpresa. Soprattutto quella del fisco che ha voluto fare uno show per scoprire quello che già sapeva, non solo lui , ma mezza Italia.
Lo show, pur strumentale, ha avuto però un buon effetto. Immaginiamo la sorpresa di Tremonti e di Brunetta e anche altri frequentatori di Cortina. Si sono accorti che quel tale con cui cenavano allegramente o quegli altri dello struscio della passeggiata e altri così attenti alle “serate culturali” ohibò, erano molto ricchi, e non pareva.
Ma, anche i commercianti – non solo a Cortina, non erano i soliti poveri commercianti dalla lamentela facile, dalla lacrima pronta, sempre così poveri che sono incerti se restare lì o trasferire Cortina in Alto Adige, per avere ancor maggiori vantaggi.
Già, c’è chi la crisi non la sente, come i cittadini di Courmayeur, che a parte i vantaggi della regione autonoma, e delle sue costose promozioni, danno ospitalità a tanta povera gente, opportunamente citata da Gianni Barbacetto su “Il fatto quotidiano”, da Alba Parietti a Oriella Dorella, dalla Santanchè a La Russa, da Dell’Utri alla Brambilla, “I controlli fiscali ci danneggiano, spaventano i ricchi”. Già, certo i poveri, lo spavento di arrivare a fine mese c’e l’hanno incorporato. Pagare le imposte non sempre è motivato da virtù e quasi tutti lo fanno con fatica. Ma larga parte della popolazione ne subisce l’obbligo, dipendenti pubblici e privati, i pensionati, in genere il ceto medio-piccolo. Ma questi – e tanti altri – lo fanno, mantenendo il vizio di non pagare a quelli bravi, belli, importanti e soprattutto furbi. Che ci sia un segnale di freno anche per loro, non è male, anzi!
Purché non sia una frenata davanti a un solo breve semaforo.