Feb
12
Il pungitopo
Molgora in Tanzania
Il presidente della provincia di Brescia, nonché deputato e già sottosegretario alla economia con un non breve periodo di gestione contemporanea delle tre cariche, ha ricorso, con altri colleghi, una trentina, tra cui parecchi leghisti (quelli di Roma ladrona) contro l’innalzamento a 65 anni della età per poter ricevere la pensione – vitalizio. I leghisti più puri, Maroni in testa, non hanno approvato questo atteggiamento del loro presidente – deputato e si parla addirittura di espulsione dalla Lega. Gli amici dell’onorevole Daniele Molgora sono preoccupati, per lui e per se stessi, normalmente beneficiari, per via di parentele femminili e non, di tanto amichevole potere. Temono, conoscendo la lega, che dopo tanto potere il loro esponente possa restare disoccupato, che debba tornare a lavorare come tutti.
Ma la Lega sa essere magnanima e non le mancano risorse. Infatti qualcuno sussurra che il Molgora ora potrebbe diventare ambasciatore del partito in Tanzania, per controllare la “bona gestio”dei milioni di euro, quelli nostri del finanziamento pubblico, là trasferiti, quatti quatti, dall’amministratore di Bossi, una sorta di garanzia per il futuro della piccola famiglia del “ cerchio magico “ Molgora con la sua esperienza economica e di uomo di governo, potrebbe garantire il successo dell’operazione in Tanzania, contribuendo, a spese nostre, allo sviluppo dei da loro tanto vituperati extracomunitari, neri per di più.