Set
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Lo yesman, chi è costui? E se non ci fosse? di Gianni Porzi
Lo yesman, come noto, è un individuo che dice sempre “sì” nella speranza di ricevere poi dal Principe una gratifica, un riconoscimento, di varia natura, di cui poter godere, ma non sempre ciò si verifica perché esistono anche i Principi ingrati. Gli yesman si annidano ovunque (nella politica, nell’accademia, nella pubblica amministrazione, nelle istituzioni pubbliche e private, ……) e ognuno di noi sicuramente ne conosce almeno uno. A volte vengono definiti pavidi, o addirittura codardi, e forse in parte lo sono anche, ma, a mio avviso, sono per lo più individui che dicono sempre “sì” solo per ricevere in cambio favori. Ritengo la “sindrome dello yesman” genetica, cioè costituzionale, e prescinde quindi dal Principe di turno; lo yesman ha bisogno di un Principe da servire, non può farne a meno perché è l’unico modo che ha per realizzarsi. Non sempre però riceve poi il “premio agognato”, anzi a volte viene abbandonato senza forse neanche un “grazie”. Viene usato e poi gettato (come i fazzolettini Tempo) quasi che appartenesse alla categoria commerciale dell’“usa e getta”. E questo fa veramente molta tristezza, anche perché è vittima di se stesso più che del Principe che, ovviamente, se ne approfitta. A volte mi chiedo cosa passerà nella mente di uno yesman: sarà depresso perché vorrebbe qualche volta dire di “no”, ma non é capace, oppure sarà contento di aver servito il Principe anche senza aver ricevuto nulla in cambio se non il piacere (e per lui forse l’onore) di essere stato fedele scudiero, servitore senza se e senza ma? Purtroppo, qualunque cosa passi nella sua mente, resterà uno yesman perché il DNA non si modifica. D’altra parte, nei casi in cui il Principe non ha carisma, come potrebbe imporsi se non potesse contare sugli yesman? Tali individui sono quindi funzionali al Principe, tra loro c’è una stretta dipendenza, una sorta di simbiosi.
A parere di alcuni, gli yesman sarebbero anche utili alla società. Infatti, secondo questa scuola di pensiero, se in una qualunque delle svariate riunioni non ci fossero gli yesman, queste sarebbero lunghissime, piene di richieste di spiegazioni per capire a fondo gli argomenti in discussione, perfino anche di contestazioni, e i Principi (siano essi Presidenti, Direttori, Amministratori delegati, etc.……) verrebbero tormentati e messi anche in difficoltà da quei rompiscatole che non sono disposti ad accondiscendere servilmente il Principe di turno. Si può presumere addirittura che, se non ci fossero gli yesman, la maggioranza degli attuali Principi sarebbe costretta a trovarsi un altro lavoro, creando così notevoli problemi socioeconomici. Grazie invece agli yesman ciò non si verifica e le riunioni possono scorrere tranquille, senza stress e anche più veloci perché in totale assenza di contestazioni e/o rilievi di sorta. In definitiva gli yesman fanno anche risparmiare tanto tempo prezioso, che potrà così essere impiegato in modo più proficuo.